Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 2308 del 20 gennaio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:2308PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La partecipazione ad un'associazione di tipo mafioso ai sensi dell'art. 416-bis c.p. deve essere accertata sulla base di indizi gravi, precisi e concordanti, che dimostrino in modo univoco l'adesione stabile e volontaria del soggetto al sodalizio criminoso per il perseguimento dei suoi fini illeciti. Non è sufficiente la mera disponibilità del soggetto nei confronti di singoli membri dell'organizzazione, anche se di vertice, né la sua ingerenza in attività economiche collegate agli interessi mafiosi, se non emergono elementi che comprovino il suo ruolo attivo e consapevole nell'attuazione dei programmi criminosi dell'associazione. Analogamente, per la configurabilità del reato di illecita concorrenza aggravata dal metodo mafioso di cui all'art. 513-bis c.p., è necessario che la condotta del soggetto sia sorretta da un effettivo contributo causale al rafforzamento del potere di intimidazione e di condizionamento della consorteria mafiosa, non essendo sufficiente la mera collusione o vicinanza dell'imprenditore al sodalizio criminale. In tali ipotesi, il giudice è tenuto a motivare in modo puntuale e logicamente coerente, superando le deduzioni difensive che mettano in discussione la solidità del compendio indiziario.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MILO Nicola - Presidente

Dott. CONTI Giovanni - Consigliere

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

Dott. LEO Guglielmo - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso l'ordinanza del 18/03/2013 del Tribunale di Reggio Calabria;

esaminati il ricorso, l'ordinanza impugnata e gli atti ostensibili;

udita in camera di consiglio la relazione del consigliere dott. Giacomo Paoloni;

udito il pubblico ministero in persona del sostituto Procuratore Generale dott. VIOLA Alfredo Pompeo, che ha concluso per il rigetto del ricorso;

uditi i difensori del ricorrente, avv. (OMISSIS) e avv. (OMISSIS), che han…

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