Cassazione penale Sez. II sentenza n. 46289 del 3 novembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:46289PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel sindacare la motivazione di una sentenza penale, deve limitarsi a verificare l'adeguatezza delle considerazioni utilizzate dal giudice di merito per giustificare il proprio convincimento, senza poter sovrapporre la propria valutazione a quella già effettuata nei precedenti gradi di giudizio. Il vizio di "travisamento della prova" è deducibile in sede di legittimità solo quando il dato probatorio, asseritamente travisato od omesso, abbia carattere decisivo nell'ambito dell'apparato motivazionale sottoposto a critica e ne sia data specifica e inequivoca indicazione. La mancanza, l'illogicità e la contraddittorietà della motivazione, come vizi denunciabili in sede di legittimità, devono risultare di macroscopica evidenza, restando ininfluenti le minime incongruenze e le deduzioni difensive logicamente incompatibili con la decisione adottata, purché spiegate in modo logico ed adeguato. Il ricorso per cassazione che prospetti vizi di motivazione in forma perplessa o alternativa è inammissibile per difetto di specificità, essendo onere del ricorrente indicare con precisione se le censure siano riferite alla mancanza, alla contraddittorietà od alla manifesta illogicità ovvero a più di uno tra tali vizi. Inoltre, il ricorso che si limiti a riprodurre pedissequamente i motivi di appello, senza confrontarsi con le argomentazioni in virtù delle quali questi non siano stati accolti, è inammissibile per difetto di specificità. In presenza di una doppia conforme affermazione di responsabilità, il giudice di legittimità può rilevare il vizio di travisamento della prova solo nel caso in cui l'argomento probatorio asseritamente travisato sia stato introdotto per la prima volta nella motivazione del provvedimento di secondo grado.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PRESTIPINO Antonio - Presidente

Dott. ALMA ((omissis)) - Consigliere

Dott. FILIPPINI Stefano - Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - rel. Consigliere

Dott. D-ARRIGO Cosimo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 863/2012 CORTE APPELLO di LECCE, del 02/10/2015;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 28/06/2016 la relazione fatta dal Consigliere Dott. SERGIO BELTRANI;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ANGELILLIS Angelo che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
Udito l'avv. (OMISSIS), sost. proc. dell'avv. (OMISSIS), difensore di fiducia dell'imputato, che si e&#x…

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