Cassazione penale Sez. V sentenza n. 17808 del 7 aprile 2017

ECLI:IT:CASS:2017:17808PEN

Massima

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Il concorso morale nel reato di danneggiamento aggravato può essere integrato anche dalla semplice presenza dell'imputato e dalle sue dichiarazioni che annunciano il danneggiamento, purché tali elementi siano valutati dal giudice di merito in modo logico e privo di contraddizioni, tenendo conto della intrinseca coerenza, veridicità e unicità del nucleo essenziale delle dichiarazioni testimoniali, nonché delle conferme derivanti da ulteriori elementi estrinseci. La valutazione di attendibilità delle dichiarazioni testimoniali effettuata dal giudice di merito non è sindacabile in sede di legittimità, se adeguatamente motivata. Inoltre, il diniego delle attenuanti generiche può essere validamente motivato con il riferimento ai precedenti penali dell'imputato e alle numerose violazioni delle misure cautelari imposte, indici di una spiccata capacità a delinquere, senza che sia necessario un esame analitico di tutti gli elementi di cui all'art. 133 c.p., essendo sufficiente l'indicazione di quelli che, nel discrezionale giudizio complessivo, assumono eminente rilievo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. GORJAN Sergio - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. FIDANZIA Andrea - Consigliere

Dott. LIGNOLA Ferdinan - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 05/12/2014 della CORTE APPELLO di L'AQUILA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 15/03/2017, la relazione svolta dal Consigliere Dr. FERDINANDO LIGNOLA;
Il Sostituto Procuratore generale della Corte di Cassazione, Dott.ssa Marinelli Felicetta, ha concluso per l'annullamento con rinvio per il danneggiamento aggravato e per il rigetto nel…

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