Il reato di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di frodi fiscali mediante l'utilizzo di fatture per operazioni inesistenti e al successivo riciclaggio dei proventi illeciti, realizzato attraverso un complesso meccanismo di "frodi carosello" che coinvolge una pluralità di società italiane ed estere, integra un grave quadro indiziario che giustifica l'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere in ragione del pericolo concreto ed attuale di inquinamento probatorio e di reiterazione dei reati, desumibile dalla rilevante quantità di denaro di provenienza illecita ancora circolante, dalla notevole gravità dei fatti e dal pieno inserimento dell'indagato nel contesto dell'organizzazione criminale. Tali violazioni, oltre a rilevare sul piano interno, assumono rilievo anche a livello comunitario, in quanto incidono sul bilancio dell'Unione Europea, chiamando in causa le obbligazioni assunte dall'Italia a livello internazionale, e giustificano pertanto un approccio repressivo integrato a tutela degli interessi finanziari dell'Unione.