Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 32222 del 21 luglio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:32222PEN

Massima

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Il reato di partecipazione ad associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti può essere configurato anche nei confronti dello stabile acquirente della droga, in quanto il rapporto sinallagmatico tra acquirente e associazione è assorbito nel vincolo associativo, essendo preminante l'interesse comune alla stabilità del rapporto, che assicura la certezza della fornitura per l'associazione e la disponibilità della droga per l'acquirente. Ai fini della sussistenza del reato associativo non è necessario un patto espresso tra gli associati, essendo sufficiente desumere il vincolo criminale dalle modalità esecutive dei reati-fine, dalla ripetizione delle condotte, dai rapporti tra gli autori, dalla ripartizione dei ruoli e dall'esistenza di una struttura organizzativa, anche non particolarmente complessa, indicativa della continuità temporale del vincolo. Tuttavia, per l'applicazione delle circostanze aggravanti di cui agli artt. 80 DPR 309/1990 e 7 L. 203/1991, è necessario un più puntuale accertamento, in relazione a ciascun reato-fine, della sussistenza dei relativi presupposti di legge, non potendo tali aggravanti essere riconosciute sulla base di una mera sommatoria di condotte o di una generica riferibilità all'attività dell'associazione mafiosa, senza adeguata motivazione. Infine, il periculum libertatis a fondamento della misura cautelare può essere desunto dalla capacità criminale dimostrata dall'indagato, idonea a escludere la possibilità di fare affidamento sulla spontanea osservanza di prescrizioni meno afflittive.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROMIS Vincenzo - Presidente

Dott. FOTI Giacomo - Consigliere

Dott. IANNELLO Emilio - Consigliere

Dott. SERRAO Eugenia - Consigliere

Dott. DELL'UTRI Marco - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) n. il (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 97/2014 pronunciata dal Tribunale della liberta' di Catania il 3.2.2014;

sentita nella camera di consiglio del 27.6.2014 la relazione fatta dal Cons. Dott. Marco Dell'Utri;

sentito il Procuratore Generale, in persona del Dott. M.G. Fodaroni, che ha concluso per l'annullamento con rinvio dell'ordinanza impugnata limitatamente alla circostanza aggravante di cui al Decreto del Presidente della Repubblica…

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