Cassazione penale Sez. II sentenza n. 47943 del 18 ottobre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:47943PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che, animato da rancore e senza alcun freno inibitorio, danneggia intenzionalmente beni appartenenti all'amministrazione pubblica e a un sindacato di cui egli stesso è iscritto, all'interno della propria sede lavorativa, commette il reato di danneggiamento aggravato in concorso, non potendo invocare le attenuanti generiche o la particolare tenuità del fatto, in considerazione della gravità della condotta e del ruolo rivestito dall'agente. La liquidazione del danno, sia materiale che morale, spetta al giudice di merito, il quale deve motivare in modo congruo e logico la quantificazione equitativa del risarcimento, senza necessità di indicare analiticamente i calcoli effettuati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FUMU Giacomo - Presidente

Dott. FILIPPINI Stefano - Consigliere

Dott. DI PISA Fabio - Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - Consigliere

Dott. PAZIENZA Vittorio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 03/11/2015 della Corte d'Appello di Roma;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Vittorio Pazienza;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dr. Di Nardo Marilia, che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso; udito il difensore de'll'imputato, avv. (OMISSIS), che ha concluso riportandosi ai motivi d…

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