Cassazione penale Sez. V sentenza n. 5363 del 9 febbraio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:5363PEN

Massima

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Il furto di beni mobili, anche se di modesto valore, commesso mediante introduzione in un luogo non aperto al pubblico, costituisce reato di furto aggravato, la cui sussistenza può essere desunta da elementi indiziari, quali la presenza dei responsabili nel luogo del reato e il possesso dei beni sottratti, senza che sia necessaria la prova diretta dell'effrazione o dell'inattivazione di sistemi di allarme, atteso che tali modalità esecutive, pur se idonee a integrare ulteriori circostanze aggravanti, non sono elementi costitutivi del reato di furto aggravato. Pertanto, il giudice di merito può legittimamente ritenere provata la responsabilità penale dell'imputato sulla base di un quadro indiziario grave, preciso e concordante, anche in assenza di testimonianze dirette sull'ingresso nel luogo del reato, purché tale ingresso sia comunque accertato in modo certo attraverso altri elementi di prova.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FERRUA Giuliana - Presidente

Dott. AMATO Alfonso - Consigliere

Dott. BEVERE Antonio - Consigliere

Dott. MARASCA Gennaro - Consigliere

Dott. BRUNO ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto il 14.1.2009 da:

Avv. ((omissis)), difensore di MA. Sa. , nato a (OMESSO);

avverso la sentenza della Corte d'Appello di Catanzaro del 27 novembre 2008;

Letto il ricorso e la sentenza impugnata;

Sentita la relazione del Consigliere Dr. ((omissis)) BRUNO;

Udite le conclusioni del Procuratore Generale, in persona del Sostituto Dr. LO VOI Francesco, che ha chiesto l'inammissibilita' del ricorso.

SVOLG…

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