Consiglio di Stato sentenza n. 1121 del 2019

ECLI:IT:CDS:2019:1121SENT

Massima

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Il possesso di un bene immobile da parte della pubblica amministrazione, in assenza di una valida ed efficace procedura espropriativa, non può mai integrare gli estremi dell'usucapione, in quanto configura un illecito permanente che non può condurre all'acquisto della proprietà. Pertanto, in mancanza di un legittimo titolo acquisitivo, il proprietario privato conserva il diritto di proprietà sul bene e può chiederne la restituzione, oltre al risarcimento dei danni per il mancato godimento. Ciò vale anche per i casi in cui l'occupazione sine titulo sia iniziata prima dell'entrata in vigore del d.P.R. n. 327/2001, che ha sancito il superamento dell'istituto dell'occupazione acquisitiva, in quanto solo da tale data il proprietario ha potuto effettivamente far valere il proprio diritto. Inoltre, gli atti giudiziari volti all'annullamento della procedura espropriativa, pur non mirando direttamente alla restituzione del possesso, hanno comunque efficacia interruttiva del termine prescrizionale, in quanto finalizzati a contestare la legittimità dell'ablazione del diritto di proprietà. Pertanto, in assenza di una valida procedura espropriativa e di un legittimo titolo acquisitivo, il proprietario privato conserva il diritto di proprietà sul bene e può chiederne la restituzione, oltre al risarcimento dei danni per il mancato godimento, indipendentemente dalla durata dell'occupazione sine titulo da parte della pubblica amministrazione.

Sentenza completa

Pubblicato il 18/02/2019

N. 01121/2019REG.PROV.COLL.

N. 02437/2016 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2437 del 2016, proposto dal signor ((omissis)), rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato ((omissis)) in Roma, via ((omissis)), n.25;

contro

Il Comune di Bitonto, in persona del Sindaco in carica, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato ((omissis)) in Roma, via ((omissis)), n. 30;

nei confronti

I signori ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)) e ((omissis)), non costituiti in giudizio;

per la riforma

della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per …

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