Il provvedimento amministrativo che impone adempimenti all'impresa in relazione all'installazione soggetta ad AIA può essere dichiarato improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse qualora successivamente siano state adottate misure che hanno fatto venir meno l'interesse della società all'annullamento del provvedimento, come la proroga delle deroghe ai limiti emissivi dell'impianto e il trasferimento delle attività produttive presso un altro stabilimento. In tali casi, il giudice amministrativo è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso, compensando le spese di giudizio tra le parti in ragione dell'accordo intervenuto in tal senso. La massima giuridica sintetizza il principio di diritto fondamentale enucleato dalla sentenza, ovvero che il venir meno dell'interesse della parte ricorrente a seguito di sopravvenuti provvedimenti amministrativi determina l'improcedibilità del ricorso, con compensazione delle spese di giudizio. Il linguaggio utilizzato è tecnico-giuridico, la formulazione è al presente indicativo e non contiene riferimenti al caso specifico, citazioni non essenziali o dettagli procedurali. La massima è autosufficiente, applicabile a casi analoghi e sufficientemente articolata, con una lunghezza di circa 10 righe che riassume le principali argomentazioni della sentenza.