Cassazione penale Sez. II sentenza n. 42373 del 30 ottobre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:42373PEN

Massima

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Le dichiarazioni spontanee rese dall'indagato alla polizia giudiziaria ai sensi dell'art. 350 comma 7 c.p.p., anche se sollecitate dagli ufficiali di polizia, non sono assimilabili all'interrogatorio in senso tecnico, in quanto quest'ultimo presuppone la contestazione specifica del fatto oggetto dell'imputazione ed è costituito da domande e risposte raccolte in un verbale sottoscritto dall'interessato, sicché non devono essere precedute dall'invito alla nomina del difensore e dall'avvertimento circa la facoltà di non rispondere. Pertanto, tali dichiarazioni spontanee, non essendo affette da nullità assoluta, possono essere legittimamente utilizzate nel giudizio abbreviato, in quanto la scelta di tale rito speciale da parte dell'imputato comporta l'accettazione degli atti di indagine già acquisiti, salvo che si tratti di atti affetti da nullità assoluta o inutilizzabilità patologica. Inoltre, gli interrogatori compiuti dal P.M. oltre il termine per le indagini preliminari, ai sensi dell'art. 415-bis c.p.p., sono utilizzabili nel giudizio abbreviato, in quanto tale scelta processuale da parte dell'imputato preclude la possibilità di eccepire l'inutilizzabilità degli atti di indagine compiuti oltre la scadenza del termine, essendo tale inutilizzabilità rilevabile solo su eccezione di parte e non d'ufficio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETTI Ciro - Presidente

Dott. GENTILE Domenico - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. CARRELLI P.D.M. Roberto - Consigliere

Dott. DI MARZIO Fabrizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) nato a (OMISSIS);

2) (OMISSIS) nato a (OMISSIS);

3) (OMISSIS) nato ad (OMISSIS);

4) (OMISSIS) nato a (OMISSIS);

5) (OMISSIS) nato a (OMISSIS);

6) (OMISSIS) nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza del 16/10/2009 della Corte d'Appello di Roma, 1 sezione penale;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed i ricorsi;

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