Cassazione penale Sez. II sentenza n. 6143 del 15 febbraio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:6143PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, valutato in relazione alle modalità e alla natura dei fatti commessi, che dimostrino una spiccata propensione a delinquere, può giustificare l'applicazione della misura cautelare più afflittiva della custodia in carcere, anche in assenza di una specifica motivazione sull'inidoneità di misure meno gravose, come gli arresti domiciliari con controllo elettronico. Ciò in quanto l'ampia motivazione sull'imprescindibilità della custodia cautelare in carcere, in considerazione della concretezza e attualità del pericolo di recidiva, rende superflua l'ulteriore dimostrazione dell'inadeguatezza di misure cautelari meno afflittive. La valutazione della pericolosità sociale dell'imputato, desunta dalle modalità di commissione del reato e dalla sua pregressa condotta delinquenziale, può dunque giustificare il ricorso alla custodia in carcere come extrema ratio, senza che sia necessaria un'analitica dimostrazione dell'inidoneità di ogni altra misura cautelare, essendo sufficiente che il giudice indichi, con argomenti logico-giuridici, gli elementi specifici che, nella singola fattispecie, rendono tale misura la più adeguata a impedire la prosecuzione dell'attività criminosa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIANDANESE Franco - Presidente

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. CERVADORO Mirella - Consigliere

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - rel. Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) n. (OMISSIS);
avverso l'ordinanza in data 28/09/2015 del Tribunale di Milano in funzione di giudice del riesame;
visti gli atti, l'ordinanza ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere dr. AGOSTINACCHIO Luigi;
sentito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale dott. ANIELLO Robertoche ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 28/09/2015 il Tribunale di Milano i…

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