Cassazione penale Sez. V sentenza n. 18760 del 6 maggio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:18760PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare la prova testimoniale relativa all'imputazione di ingiuria, può legittimamente ritenere non sufficientemente dimostrata la direzione dell'espressione offensiva alla persona offesa, ove le dichiarazioni di quest'ultima risultino contrastanti con quelle di altri testimoni oculari, i quali abbiano riferito elementi di dubbio sulla effettiva destinazione dell'offesa, senza che ciò comporti una inammissibile valutazione della credibilità dei testi, atteso che il giudice è tenuto a una complessiva e ponderata disamina di tutte le risultanze probatorie, al fine di accertare la sussistenza degli elementi costitutivi del reato contestato. In tale ipotesi, la motivazione del provvedimento assolutorio, che dia conto in modo specifico e puntuale delle ragioni per le quali le dichiarazioni della persona offesa non sono state ritenute pienamente attendibili, è immune da vizi logici e giuridici e non è sindacabile in sede di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DUBOLINO Pietro - Presidente

Dott. DE BERARDINIS Silva - rel. Consigliere

Dott. PALLA Stefano - Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI NAPOLI;

nei confronti di:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 102/2010 GIUDICE DI PACE di PORTICI, del 30/10/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 05/12/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. DE BERARDINIS SILVANA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. CORASANITI Giuseppe, che ha concluso per l'inammissibilita' del ric…

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