Cassazione penale Sez. III sentenza n. 34911 del 17 settembre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:34911PEN

Massima

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La misura di sicurezza detentiva prevista dall'art. 538 c.p. per il reato di sfruttamento della prostituzione, pur essendo obbligatoria per legge, non può essere applicata automaticamente senza un previo accertamento della pericolosità sociale del condannato, in conformità con quanto disposto dall'art. 31, comma 2, della legge n. 663/1986. Pertanto, il giudice può legittimamente ometterne l'applicazione qualora, sulla base degli elementi emersi nel processo, ritenga che il condannato non presenti un concreto e attuale pericolo per la società, come desumibile dal riconoscimento di circostanze attenuanti che escludono una prognosi di pericolosità. In tali casi, la mancata applicazione della misura di sicurezza detentiva non determina un vizio della sentenza, in quanto il giudice ha correttamente esercitato il proprio potere discrezionale di valutazione della pericolosità sociale del reo, in ossequio ai principi di proporzionalità e individualizzazione della risposta sanzionatoria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAPA Enrico - Presidente

Dott. CORDOVA Agostino - Consigliere

Dott. MANCINI Franco - Consigliere

Dott. FRANCO Amedeo - Consigliere

Dott. GAZZARA Santi - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

PUBBLICO MINISTERO PRESSO GIUDICE UDIENZA PRELIMINARE di SANTA MARIA CAPUA VETERE;

nei confronti di:

1) ZE. SA., N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 26/06/2006 GIUDICE UDIENZA PRELIMINARE di SANTA MARIA CAPUA VETERE;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. MANCINI FRANCO;

udito il Procuratore Generale in person…

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