Cassazione penale Sez. I sentenza n. 45402 del 6 dicembre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:45402PEN

Massima

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La confisca di beni prevista dall'art. 12-sexies del d.l. 306/1992, conv. in l. 356/1992, costituisce una misura di sicurezza patrimoniale applicabile anche ai reati contro la pubblica amministrazione commessi prima della sua entrata in vigore, in quanto opera il principio di applicazione della legge vigente al momento della decisione, ex art. 200 c.p., e non quello di irretroattività della legge penale. Tale confisca può avere ad oggetto beni acquisiti in epoca anteriore o successiva al reato per cui è intervenuta condanna, ovvero che abbiano un valore superiore al provento del medesimo reato, purché sussistano seri indizi circa la sproporzione tra il valore dei beni e i redditi o le attività economiche del soggetto, nonché circa la mancata giustificazione della loro lecita provenienza. Tuttavia, ove la parte privata alleghi dati in sé incontroversi e significativi idonei a superare la presunzione di illecita accumulazione, spetta alla parte pubblica controdedurre sul piano storico in merito a tali allegazioni. Pertanto, la confisca non può essere disposta in assenza di una adeguata motivazione in ordine alla sproporzione tra il valore dei beni e la situazione reddituale e patrimoniale del soggetto, con particolare riferimento a beni di modesto valore, come polizze assicurative e attività di consulenza informatica.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VECCHIO Massimo - Presidente

Dott. ROMBOLA' Marcello - Consigliere

Dott. TARDIO Angela - Consigliere

Dott. BONITO Francesco - rel. Consigliere

Dott. CARTA Adriana - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) BE. CA. , N. IL (OMESSO);

2) D'. MA. TE. , N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 29/2008 CORTE APPELLO di REGGIO CALABRIA, del 26/11/2009;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. FRANCESCO MARIA SILVIO BONITO;

lette le conclusioni del PG Dott. Spinaci Sante, che ha chiesto dichiararsi la inammissibilita' del ricorso.

La Corte:

OSSERVA IN FATTO ED IN DIRITTO

1. …

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