Il Comune non può stabilire divieti generalizzati e astratti all'installazione di impianti di telecomunicazione, quali stazioni radio base, su intere zone del territorio comunale, in assenza di specifiche e comprovate ragioni di sensibilità dei siti rispetto all'irradiamento elettromagnetico. Il potere regolamentare comunale in materia di installazione di tali impianti, riconosciuto dall'art. 8, comma 6, della legge n. 36 del 2001, è limitato all'individuazione di siti sensibili, con esclusione della possibilità di introdurre limitazioni alla localizzazione in aree generalizzate del territorio. Pertanto, sono illegittimi i regolamenti comunali che prevedono divieti generalizzati di installazione, individuando intere zone del territorio in cui l'installazione è preclusa, senza un valido aggancio alla eventuale sensibilità dei siti, in quanto tali previsioni si pongono in contrasto con l'interesse pubblico all'efficienza e capillarità delle telecomunicazioni, qualificate come opere di urbanizzazione primaria. I Comuni possono stabilire solo specifici e determinati siti sensibili, cioè che per destinazione e tipologia di utenti siano particolarmente sensibili alle immissioni radioelettriche, senza introdurre limitazioni generalizzate alla localizzazione degli impianti di telefonia mobile in aree estese del territorio comunale.