Cassazione penale Sez. II sentenza n. 18128 del 10 maggio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:18128PEN

Massima

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Il reato di corruzione si configura anche quando il pubblico ufficiale si impegna a compiere un atto contrario ai doveri del proprio ufficio, a prescindere dal fatto che tale atto non si sia poi concretamente realizzato. Ai fini della configurabilità del reato di corruzione, è sufficiente l'assunzione dell'impegno da parte del pubblico ufficiale a compiere un atto in violazione dei propri doveri d'ufficio, a fronte del conseguimento di utilità o vantaggi da parte del privato corruttore, senza che sia necessario l'effettivo compimento dell'atto illecito o il suo esito positivo. Il reato di corruzione si perfeziona, dunque, con la semplice accettazione della promessa o dazione di utilità da parte del pubblico ufficiale, in cambio dell'assunzione dell'impegno a compiere un atto contrario ai doveri del proprio ufficio, a prescindere dalla concreta realizzazione dell'atto illecito. Ciò in quanto il bene giuridico tutelato dalla fattispecie di corruzione è l'imparzialità e il buon andamento della pubblica amministrazione, che vengono lesi già con la sola accettazione della promessa o dazione di utilità in cambio dell'assunzione dell'impegno a compiere un atto contrario ai doveri d'ufficio, a prescindere dall'effettivo compimento dell'atto illecito. Pertanto, ai fini della configurabilità del reato di corruzione, non è necessario che l'atto contrario ai doveri d'ufficio sia stato concretamente realizzato, essendo sufficiente l'assunzione dell'impegno da parte del pubblico ufficiale a compierlo, in cambio del conseguimento di utilità o vantaggi da parte del privato corruttore.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IMPERIALI Luciano - Presidente

Dott. MANTOVANO Alfredo - rel. Consigliere

Dott. FILIPPINI Stefano - Consigliere

Dott. CIANFROCCA Pierluigi - Consigliere

Dott. DI PISA Fabio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 28/01/2020 della CORTE APPELLO di BRESCIA;
udita la relazione svolta dal Consigliere ALFREDO MANTOVANO;
lette le conclusioni del PG.
RITENUTO IN FATTO
1. La CORTE di APPELLO di BRESCIA, con ordinanza in data 28/01/2020, dichiarava inammissibile la richiesta di revisione del giudicato proposta ai sensi dell'articolo 630 c.p.p., comma 1, lettera c) nell'interesse di (OMISSIS) contro la sentenza del 17/06/2014, divenuta…

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