Cassazione penale Sez. V sentenza n. 24619 del 23 giugno 2021

ECLI:IT:CASS:2021:24619PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che, nell'esercizio delle proprie funzioni, abusa della posizione di potere per finalità estranee all'interesse pubblico, violando i doveri di imparzialità e correttezza, commette gravi condotte penalmente rilevanti, le quali, in ragione della loro gravità e della concreta possibilità di reiterazione, giustificano l'applicazione di misure cautelari personali, anche in assenza di un diretto interesse personale dell'indagato al conseguimento di un profitto. Infatti, l'assoluta mancanza di capacità di improntare la gestione di attività istituzionali ai fini tipici, per assecondare interessi diversi, costituisce un grave vulnus all'imparzialità e al buon andamento della pubblica amministrazione, a prescindere dalla realizzazione di un vantaggio patrimoniale in capo all'agente. In tale contesto, la valutazione della concretezza e attualità del pericolo di reiterazione del reato non richiede la previsione di specifiche occasioni di recidivanza, ma deve fondarsi su un'analisi approfondita delle modalità realizzative della condotta, della personalità del soggetto e del contesto socio-ambientale, anche valorizzando elementi indiziari recenti, idonei a dar conto dell'effettività del pericolo di concretizzazione dei rischi che la misura cautelare è chiamata a realizzare. Pertanto, la circostanza che l'episodio contestato presenti caratteri di eccezionalità e irripetibilità, ovvero che l'indagato non rivesta più la qualifica di responsabile dell'ufficio interessato, non esclude di per sé la sussistenza delle esigenze cautelari, ove emerga un sistema di gestione dell'istituzione pubblica improntato al perseguimento di interessi diversi da quelli istituzionali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAZA Carlo - Presidente

Dott. CATENA Rossella - Consigliere

Dott. DE MARZO Giusepp - rel. Consigliere

Dott. SESSA Renata - Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 05/01/2021 del TRIB. LIBERTA' di PERUGIA;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. DE MARZO GIUSEPPE;
lette le conclusioni del PG Dr. DI LEO GIOVANNI, il quale ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
lette le conclusioni trasmesse dal difensore.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 05-20/01/2021 il Tribunale di Perugia ha rigettato l'appello proposto nell'interesse di (OMISSIS) nei confronti…

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