Il permesso di soggiorno per attesa occupazione ha una durata massima di un anno, non rinnovabile, e può sfociare o nella concessione di un nuovo permesso di soggiorno per lavoro subordinato, ovvero nell'obbligo per lo straniero di lasciare il territorio dello Stato. Trascorso tale termine, lo straniero deve dimostrare di disporre di un reddito derivante da fonti lecite di ammontare non inferiore all'importo annuo dell'assegno sociale per ottenere il rinnovo del permesso di soggiorno. Il diniego di rinnovo del permesso di soggiorno per attesa occupazione può essere motivato non solo dal mancato reperimento di un'attività lavorativa entro il termine di un anno, ma anche dalla valutazione di prevalente pericolosità sociale dello straniero, desunta dall'assenza di indizi di inserimento socio-lavorativo, dalla mancanza del reddito minimo richiesto per la regolare permanenza in Italia e dall'assenza di integrazione sociale e di motivi di carattere umanitario o di legami familiari.