Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 2 del 2024

ECLI:IT:TARMI:2024:2SENT

Massima

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Il titolo abilitativo edilizio ottenuto mediante dichiarazione falsa o reticente, tale da non consentire all'amministrazione una completa verifica di conformità, legittima l'esercizio del potere di annullamento in autotutela da parte del Comune anche oltre il termine di 18 mesi, in quanto la presunzione di intangibilità del provvedimento amministrativo illegittimo è solo iuris tantum e può essere superata laddove l'affidamento del destinatario non possa ritenersi incolpevole. In tali casi, il pubblico interesse alla rimozione degli effetti del titolo abilitativo illegittimamente ottenuto sussiste in re ipsa, senza necessità di ulteriori specifiche motivazioni, in quanto la norma violata (sulle distanze minime tra costruzioni) è inderogabile e posta a tutela della salute e della salubrità dei locali. Il provvedimento di condono edilizio, avente natura eccezionale e derogatoria, non può essere esteso a opere di successiva realizzazione non espressamente indicate e condonate, le quali devono autonomamente rispettare le prescrizioni di legge, senza possibilità di beneficiare della sanatoria. L'omessa indicazione negli elaborati progettuali delle distanze dalle costruzioni limitrofe, rilevanti ai fini della conformità edilizia, integra una falsa rappresentazione dei fatti che legittima l'esercizio del potere di annullamento in autotutela da parte dell'amministrazione comunale.

Sentenza completa

Pubblicato il 02/01/2024

N. 00002/2024 REG.PROV.COLL.

N. 00776/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 776 del 2020, proposto da
((omissis)), rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), con domicilio digitale come da Pec da Registri di Giustizia e domicilio fisico ex art. 25 c.p.a. presso lo studio dell’avv. ((omissis)) in Milano, piazza Grandi, 4;

contro

Comune di Milano, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio fisico ex art. 25 c.p.a. presso gli uffici dell’avvocatura comunale in Milano, …

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