Cassazione penale Sez. III sentenza n. 15155 del 5 aprile 2018

ECLI:IT:CASS:2018:15155PEN

Massima

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Il diritto di difesa del destinatario di una misura di prevenzione di cui all'art. 6 della L. n. 401 del 1989 deve essere pienamente garantito, con il riconoscimento di un termine di 48 ore dalla notifica del provvedimento del Questore per l'esercizio del diritto di accesso agli atti e la presentazione di memorie difensive, termine entro il quale il giudice competente per la convalida non può provvedere. Il mancato rispetto di tale termine dilatorio comporta la nullità del provvedimento di convalida per violazione del diritto di difesa, con conseguente annullamento senza rinvio e cessazione dell'efficacia della misura imposta dal Questore. La misura di prevenzione di cui all'art. 6 della L. n. 401 del 1989 rientra tra le forme di restrizione della libertà personale, per cui trovano applicazione le garanzie previste dall'art. 13 Cost., con la necessità di un atto motivato dell'autorità giudiziaria e nei soli casi e modi previsti dalla legge. In casi eccezionali di necessità ed urgenza, l'autorità di pubblica sicurezza può adottare provvedimenti provvisori, ma questi devono essere comunicati entro 48 ore all'autorità giudiziaria e, se questa non li convalida nelle successive 48 ore, si intendono revocati e restano privi di ogni effetto. Il controllo di legalità del giudice sulla misura di prevenzione deve riguardare tutti i presupposti legittimanti, vale a dire la pericolosità del soggetto, l'adeguatezza della misura in relazione alla sua durata e le ragioni di necessità ed urgenza che hanno indotto il Questore a provvedere.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIALE Aldo - Presidente

Dott. RAMACCI Luca - Consigliere

Dott. SARNO Giulio - Consigliere

Dott. DI STASI Antonella - rel. Consigliere

Dott. MENGONI Enrico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 04/05/2017 del Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Napoli;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa ((omissis));
letta la requisitoria il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott.ssa ((omissis)), che ha concluso chiedendo l'annullamento senza rinvio del provvedimento impugnato.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Questore di Napoli con pr…

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