Cassazione penale Sez. III sentenza n. 10965 del 7 marzo 2017

ECLI:IT:CASS:2017:10965PEN

Massima

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Il divieto di accesso ai luoghi di svolgimento di competizioni sportive e l'obbligo di presentazione presso un ufficio di polizia, disposti ai sensi della legge n. 401 del 1989, possono essere legittimamente applicati dal giudice anche in assenza di una condotta di scavalcamento di recinzioni o di invasione del campo di gioco, qualora l'imputato sia entrato nell'impianto sportivo superando indebitamente le barriere di controllo e accesso, senza essere munito del regolare titolo di ingresso. Tali misure, finalizzate a prevenire il pericolo di reiterazione di condotte violente o pericolose in occasione di manifestazioni sportive, possono essere adottate sulla base di un mero fumus di attribuibilità della condotta all'imputato e non richiedono un approfondito accertamento processuale, essendo sufficiente la semplice denuncia per i reati previsti dalla normativa di settore. Il giudice, in sede di convalida, è tenuto a verificare la sussistenza dei presupposti per l'applicazione delle misure e la loro adeguata durata, anche riducendola ove risulti eccessiva, in relazione alla valutazione della pericolosità sociale del soggetto, desunta dai suoi precedenti di polizia per reati commessi in occasione di manifestazioni sportive. L'omessa motivazione in ordine all'urgenza del provvedimento adottato in via amministrativa non determina l'invalidità dello stesso, se questo non ha avuto esecuzione prima dell'intervento del giudice, essendo onere dell'interessato provare tale circostanza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIALE Aldo - Presidente

Dott. ROSI Elisabetta - Consigliere

Dott. LIBERATI Giovanni - Consigliere

Dott. SCARCELLA Alessio - Consigliere

Dott. RENOLDI Carlo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 25/02/2016 del Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Ascoli Piceno;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Carlo Renoldi;
letta la relazione scritta del Pubblico Ministero, in persona del sostituto Procuratore Generale Dott. Sante Spinaci, ha concluso chiedendo la declaratoria di inammissibilita' del rico…

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