Cassazione penale Sez. III sentenza n. 51416 del 2 dicembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:51416PEN

Massima

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La coltivazione non autorizzata di piante dalle quali sono estraibili sostanze stupefacenti, anche quando realizzata per uso personale, costituisce condotta penalmente rilevante, in quanto l'offensività della condotta consiste nella idoneità della pianta a produrre la sostanza stupefacente, a prescindere dalla quantità di principio attivo ricavabile nell'immediato, essendo sufficiente la conformità della pianta al tipo botanico previsto e la sua attitudine a giungere a maturazione e produrre la sostanza. Il giudice di merito, nel valutare la rilevanza penale della condotta di coltivazione, deve accertare la conformità della pianta al tipo botanico previsto e la sua attitudine a produrre sostanza stupefacente, senza che assuma rilievo la prova della effettiva ed attuale capacità della sostanza ricavata di esercitare un effetto drogante. Tuttavia, il giudice di rinvio, nel rideterminare il trattamento sanzionatorio, dovrà verificare l'applicabilità in concreto della sostituzione della pena detentiva con altra misura corrispondente, in ossequio al principio di obbligatoria applicazione della lex mitior.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FRANCO Amedeo - Presidente

Dott. GRILLO Renato - rel. Consigliere

Dott. MANZON Enrico - Consigliere

Dott. SOCCI ((omissis)) - Consigliere

Dott. SCARCELLA Alessio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 08/04/2014 della CORTE APPELLO di SALERNO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 15/12/2015, la relazione svolta dal Consigliere Dott. RENATO GRILLO;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ANIELLO ROBERTO, che ha concluso per l'annullamento con rinvio.
RITENUTO IN FATTO
1.1 Con sentenza dell'8 aprile 2014 la Corte di Appello di Salerno, in parziale riforma della sentenza …

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