Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio, nell'esaminare il ricorso avverso il provvedimento di annullamento della proroga di concessioni di posteggi a rotazione per il commercio su aree pubbliche, afferma il principio per cui: 1) L'amministrazione ha il dovere di disapplicare la normativa nazionale che prevede il rinnovo automatico delle concessioni, in quanto in contrasto con l'art. 49 TFUE e l'art. 12 della Direttiva 2006/123/CE (c.d. Direttiva Bolkestein), la quale è ritenuta "self-executing" e pertanto direttamente applicabile. Tale dovere di disapplicazione si estende a tutte le articolazioni dello Stato membro, compresi gli enti territoriali, e non è limitato ai soli organi giurisdizionali. 2) L'annullamento in autotutela del provvedimento di proroga delle concessioni, adottato dall'amministrazione sulla base della rilevata incompatibilità comunitaria della normativa nazionale, è legittimo ai sensi dell'art. 21-nonies della Legge n. 241/1990, senza che sia necessaria una previa pronuncia giurisdizionale sull'illegittimità della disposizione disapplicata. 3) Pur essendo incompatibile con il diritto UE, la disciplina nazionale di rinnovo automatico delle concessioni mantiene efficacia fino al 31 dicembre 2023, al fine di consentire alle amministrazioni di avviare le procedure di gara per il rilascio delle nuove concessioni e al legislatore di intervenire con una disciplina conforme all'ordinamento comunitario.