Cassazione penale Sez. II sentenza n. 33549 del 1 settembre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:33549PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel sindacare la motivazione della sentenza di merito, non deve procedere a una nuova valutazione delle prove, ma deve limitarsi a verificare se la motivazione sia compatibile con il senso comune e con i limiti di una plausibile opinabilità di apprezzamento, essendo precluso alla Corte di Cassazione un nuovo esame del materiale probatorio e della valutazione effettuata in sede di giudizio di merito. Pertanto, una motivazione esauriente nell'affrontare i temi essenziali e coerente nella valutazione degli elementi probatori si sottrae al sindacato di legittimità, anche quando le sentenze di primo e secondo grado concordano nell'analisi e nella valutazione degli elementi di prova posti a fondamento delle rispettive decisioni, in quanto la struttura motivazionale della sentenza di secondo grado si salda con quella precedente. Il giudice di legittimità non deve stabilire se la decisione di merito proponga effettivamente la migliore possibile ricostruzione dei fatti, né deve condividerne la giustificazione, ma deve limitarsi a verificare se questa giustificazione sia compatibile con il senso comune e con i limiti di una plausibile opinabilità di apprezzamento, essendo precluso alla Corte un nuovo esame del materiale probatorio e della valutazione che ne è stata fatta in sede di giudizio di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COSENTINO ((omissis)) - Presidente

Dott. RENZO Michele - Consigliere

Dott. MANNINO Saverio F. - Consigliere

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Consigliere

Dott. CERVADORO Mirella - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

avv. LEONARDO Roberto, difensore di Br. Vi. , nato a (OMESSO);

avverso la sentenza della Corte d'appello di Roma, 3 sezione penale, in data 25 gennaio 2006;

Sentita la relazione della causa fatta, in pubblica udienza, dal consigliere Dott. CERVADORO Mirella;

Udita la requisitoria del sostituto procuratore generale, Dott. MARTUSCIELLO Vittorio, il quale ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del rico…

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