Cassazione penale Sez. V sentenza n. 33579 del 13 settembre 2022

ECLI:IT:CASS:2022:33579PEN

Massima

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Il reato di violenza privata si configura nell'utilizzo di qualsiasi mezzo idoneo a comprimere coattivamente la libertà di autodeterminazione e di azione della persona offesa, anche attraverso l'impedimento della sua libera uscita da un luogo. La successiva minaccia, pur essendo logicamente collegata alla precedente condotta violenta, costituisce una condotta autonoma, che non può essere assorbita nel reato di violenza privata, in quanto la finalità coercitiva, elemento essenziale della fattispecie di cui all'art. 610 c.p., è del tutto estranea alla fattispecie di minaccia di cui all'art. 612 c.p., con cui condivide soltanto l'elemento costitutivo della minaccia. Il giudice di merito può negare il riconoscimento delle circostanze attenuanti generiche sulla base della sola gravità della condotta o dei precedenti penali dell'imputato, senza necessità di una analitica valutazione di tutti gli elementi indicati dall'art. 133 c.p. La liquidazione del danno morale, attesa la sua natura, può avvenire in via equitativa, essendo sufficiente l'indicazione dei fatti materiali tenuti in considerazione e del percorso logico posto a base della decisione, senza necessità di analitica indicazione dei criteri di calcolo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Presidente

Dott. CATENA Rossella - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - rel. Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. CANANZI Francesco - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 28/01/2021 della CORTE APPELLO di BRESCIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere ALFREDO GUARDIANO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore EPIDENDIO TOMASO;
udito il difensore.
IN FATTO E IN DIRITTO
1. Con la sentenza di cui in epigrafe la corte di appello di Brescia confermava la sentenza con cui il tribunale di Brescia, in data 29.10.2019…

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