Cassazione penale Sez. V sentenza n. 17835 del 28 aprile 2023

ECLI:IT:CASS:2023:17835PEN

Massima

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Il reato di minaccia sussiste quando la condotta dell'agente, valutata nel suo complesso e tenuto conto del contesto in cui si è svolta, è idonea a incutere timore nella persona offesa, a prescindere dall'effettiva capacità dell'autore di realizzare le minacce formulate. Ai fini della configurabilità del reato non è necessario che le espressioni utilizzate siano esplicite o che l'agente abbia la concreta possibilità di porre in essere le minacce, essendo sufficiente che le parole e i comportamenti siano percepiti dalla vittima come una seria e attuale manifestazione della volontà di nuocerle. La valutazione della idoneità della condotta a suscitare timore deve essere effettuata in concreto, avendo riguardo alle circostanze del caso, alla personalità dell'agente e della persona offesa, nonché al contesto in cui si è svolta l'azione. Inoltre, il reato di minaccia può essere configurato anche in presenza di una pluralità di condotte reiterate nel tempo, purché tra loro collegate da un vincolo di unitarietà, configurando un'ipotesi di reato continuato. In tali casi, la pena deve essere determinata tenendo conto della gravità complessiva del fatto, valutata in relazione alla reiterazione delle condotte e alla loro incidenza sulla vittima.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MICCOLI Grazia R.A. - Presidente

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. ROMANO Michele - rel. Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - Consigliere

Dott. FRANCOLINI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
avverso la sentenza del 30/09/2021 del Giudice di pace di Udine;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Michele Romano;
lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Kate Tassone, che ha concluso per l'annullamento con rinvio della sentenza impugnata;
lette le richieste del difensore del ricorrente, avv. (OMISSIS), che ha fatto pervenire rinuncia…

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