Cassazione penale Sez. V sentenza n. 3810 del 25 gennaio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:3810PEN

Massima

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Il porto di oggetti potenzialmente atti ad offendere, anche se rinvenuti all'interno dell'abitazione dell'imputato, integra il reato di cui all'art. 4 della L. n. 110 del 1975 qualora le circostanze del caso concreto, come il rinvenimento dell'oggetto in orario incompatibile con le mansioni lavorative svolte dall'imputato, rendano inverosimili le giustificazioni addotte circa la destinazione d'uso dell'oggetto stesso. Il giudizio sulla concessione delle attenuanti generiche rientra nella discrezionalità del giudice di merito, il quale deve motivare il proprio provvedimento in relazione alla gravità effettiva del reato e alla personalità del reo, senza che possa essere censurato in sede di legittimità se non per manifesta illogicità o irragionevolezza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. GORJAN Sergio - Consigliere

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - rel. Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 16/06/2015 della CORTE APPELLO di VENEZIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udito in PUBBLICA UDIENZA del 05/07/2016, la relazione svolta dal Consigliere Dr. ROSA PEZZULLO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale, Dott. Corasaniti Giuseppe, che ha concluso per il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO E DIRITTO
1.Con sentenza del 16.6.2015 la Cor…

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