Cassazione penale Sez. V sentenza n. 47550 del 10 novembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:47550PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La minaccia, quale reato previsto dall'art. 612 c.p., si configura quando la condotta dell'agente determina nella persona offesa la percezione di un pericolo ingiusto, coartandone la volontà, a prescindere dalla gravità o dalla modalità di espressione della minaccia stessa. Pertanto, anche l'utilizzo di un linguaggio non particolarmente offensivo o intimidatorio può integrare gli estremi del reato di minaccia, purché sia idoneo a suscitare nella vittima il timore di subire un male ingiusto. Il giudice, nel valutare la sussistenza del reato, deve pertanto tenere conto non solo del tenore letterale delle espressioni utilizzate, ma anche del contesto in cui le stesse sono state pronunciate e dell'effettiva percezione di pericolo da parte del soggetto passivo. Inoltre, la depenalizzazione del reato di ingiuria, avvenuta con il D.Lgs. n. 7/2016, comporta che il fatto precedentemente qualificato come ingiuria non sia più punibile penalmente, ma possa eventualmente dar luogo a responsabilità di natura civile. Infine, in sede di rideterminazione della pena per il reato di minaccia, il giudice deve tenere conto delle pene edittali previgenti rispetto alle modifiche legislative intervenute, nonché della valutazione della gravità del fatto operata dal giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SAVANI Piero - Presidente

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. MORELLI Francesca - rel. Consigliere

Dott. CATENA Rossella - Consigliere

Dott. SCARLINI Enrico V. S. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 09/10/2014 del GIUDICE DI PACE di TRAPANI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 05/10/2016, la relazione svolta dal Consigliere FRANCESCA MORELLI;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. FILIPPI Paola che ha concluso per l'annullamento senza rinvio in relazione all'articolo 594 c.p. e con rinvio per rideterminazione della (Ndr: testo originale non comprensibile) al reato di…

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