Cassazione penale Sez. V sentenza n. 1390 del 14 gennaio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:1390PEN

Massima

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Il provvedimento di confisca di prevenzione, divenuto definitivo, può essere revocato ai sensi del D.Lgs. n. 159 del 2011, art. 28, solo sulla base di prove nuove, intese come quelle sopravvenute rispetto alla conclusione del procedimento di prevenzione o preesistenti ma scoperte dopo che la misura è divenuta definitiva, e non anche sulla base di prove deducibili ma non dedotte nel precedente giudizio, salvo che si adduca l'impossibilità di tempestiva deduzione per la riscontrata sussistenza di ragioni di forza maggiore. Il terzo, che abbia partecipato al procedimento di prevenzione conclusosi con la confisca dei suoi beni, non può chiederne la revoca mediante incidente di esecuzione, ma deve esperire il rimedio della revocazione di cui all'art. 28 citato. Inoltre, qualora i beni non appartengano più al terzo all'atto della confisca, l'istanza di revoca risulta inammissibile, in quanto non potrebbe comunque conseguirne alcun utile risultato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. CALASELICE Barbara - Consigliere

Dott. ROMANO Michele - rel. Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
1. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
2. (OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso il decreto del 26/05/2021 della Corte di appello di Catania;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e i ricorsi;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. Michele Romano;
lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. Casella Giuseppina, che ha concluso chiedendo che i ricorsi siano dichiarati inammissibili.
RITENUTO IN FATTO
1. Con istanza depositata i…

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