Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 45287 del 5 dicembre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:45287PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il reato di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato di cui all'art. 316-ter c.p. si configura quando il soggetto, mediante la presentazione di dichiarazioni o documenti falsi o attestanti cose non vere, ovvero l'omissione di informazioni dovute, consegue indebitamente, senza che rilevi l'induzione in errore del soggetto passivo, contributi, finanziamenti, mutui agevolati o altre erogazioni dello stesso tipo, comunque denominate, concessi o erogati dallo Stato, da altri enti pubblici o dalle Comunità europee. Tale fattispecie si differenzia dal reato di truffa ai danni dello Stato di cui all'art. 640, comma 2, n. 1 c.p., in cui l'erogazione pubblica è conseguita mediante artifici o raggiri che inducono in errore l'ente erogatore. Pertanto, l'indebita percezione di sussidi economici da parte di soggetti economicamente svantaggiati, frutto di false dichiarazioni circa le condizioni reddituali o economiche del richiedente, integra il reato di cui all'art. 316-ter c.p. se la relativa erogazione consegue automaticamente alla presentazione della dichiarazione, senza che sia necessaria un'induzione in errore dell'ente pubblico, mentre integra il reato di truffa ai danni dello Stato ex art. 640, comma 2, n. 1 c.p. se l'erogazione è ottenuta mediante artifici o raggiri che inducono in errore l'ente erogatore circa i presupposti che la legittimano. La distinzione tra le due fattispecie è rilevante anche sotto il profilo sanzionatorio, in quanto l'art. 316-ter c.p. prevede una soglia di punibilità, mentre il reato di truffa ai danni dello Stato non è soggetto a tale limite.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Magistrati:

Dott. AMBROSINI Giangiulio - Presidente

Dott. COLLA Giorgio - Consigliere

Dott. DOGLIOTTI Massimo - Consigliere

Dott. CONTI Giovanni - Consigliere

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

Sul ricorso proposto da:

Procuratore generale della Repubblica presso la Corte di appello di Catanzaro;

nel procedimento a carico di:

PR. Fa., n. a (OMESSO) il (OMESSO);

avverso la sentenza in data 26 gennaio 2 006 del Tribunale di Crotone;

Visti gli atti, la sentenza denunziata e il ricorso;

Udita in pubblica udienza la relazione fatta dal Consigliere Dott. CONTI Giovanni;

Udito il Pubblico Ministero, in perso…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.