Cassazione penale Sez. I sentenza n. 23550 del 30 maggio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:23550PEN

Massima

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La concessione di misure alternative alla detenzione, quali l'affidamento in prova al servizio sociale e la detenzione domiciliare, è subordinata all'esistenza di un domicilio idoneo, non essendo sufficiente la mera pendenza di una procedura di regolarizzazione dell'occupazione abusiva dell'immobile. L'inidoneità del domicilio, accertata in base al combinato disposto degli articoli 47-ter dell'Ordinamento Penitenziario e 284, comma 1-ter, del Codice di Procedura Penale, costituisce un prerequisito ostativo alla concessione di tali misure, non potendo il giudice prescindere da tale valutazione per concentrarsi esclusivamente sulla prognosi di positivo esito della prova e sulla prevenzione del pericolo di recidiva. Ciò in quanto la legge impone di verificare la disponibilità di un'abitazione regolare, non essendo sufficiente la mera possibilità di una futura regolarizzazione della situazione abitativa, la quale potrà eventualmente rilevare solo ai fini di una successiva rivalutazione della misura. Il giudice, pertanto, non può anticipare gli esiti di tale procedura di regolarizzazione, dovendo limitarsi a valutare la concreta idoneità del domicilio al momento della decisione sulla concessione della misura alternativa, senza poter fare affidamento su eventuali sviluppi futuri della situazione abitativa del condannato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TARDIO Angela - Presidente

Dott. LIUNI Teresa - rel. Consigliere

Dott. CALASELICE Barbara - Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandro - Consigliere

Dott. FILOCAMO Fulvio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 06/05/2022 del TRIB. SORVEGLIANZA di ROMA;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. TERESA LIUNI;
lette le conclusioni del Procuratore generale, Dr. MOROSINI PIERGIORGIO, il quale ha chiesto il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 6/5/2022 il Tribunale di Sorveglianza di Roma ha respinto le istanze di affidamento in prova al servizio sociale ex articolo 47 O.P. e di detenzione domiciliare ex articolo 47 ter …

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