Cassazione penale Sez. I sentenza n. 12291 del 16 aprile 2020

ECLI:IT:CASS:2020:12291PEN

Massima

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Il reato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina di cui al Decreto Legislativo n. 286 del 1998, articolo 12, commi 1, 3, 3-bis e 3-ter, si configura quando l'agente compie atti diretti a procurare l'ingresso illegale nel territorio dello Stato o in altro Stato di cui la persona non è cittadina o non ha titolo di residenza permanente, anche se l'ingresso avviene formalmente in modo regolare mediante l'utilizzo di documenti autentici, qualora tale ingresso sia finalizzato allo sfruttamento della prostituzione o ad altre finalità illecite. L'elemento soggettivo del reato è integrato dal dolo generico, non essendo necessaria la consapevolezza da parte della persona introdotta illegalmente dello scopo illecito perseguito. Le condotte di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina previste dal comma 3 dell'articolo 12 costituiscono circostanze aggravanti ad effetto speciale del reato base di cui al comma 1, con conseguente applicazione del divieto di prevalenza o equivalenza delle attenuanti, ai sensi del comma 3-quater. Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza del reato e delle relative aggravanti, può fondare il proprio convincimento sugli elementi probatori acquisiti, tra cui le risultanze delle intercettazioni telefoniche, senza necessità di disporre una perizia fonica, e la sua valutazione in ordine all'attendibilità e al significato probatorio di tali elementi è incensurabile in sede di legittimità, salvo vizi logici o contraddittorietà della motivazione. L'esclusione della scriminante dello stato di necessità richiede che il pericolo di un danno grave alla persona sia attuale, imminente e non altrimenti evitabile, non essendo sufficiente un pericolo eventuale, futuro o meramente temuto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TARDIO Angela - Presidente

Dott. SANDRINI Enrico G - rel. Consigliere

Dott. BINENTI Roberto - Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

Dott. CAPPUCCIO Daniele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
SUI RICORSI PROPOSTI DA:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 30/05/2018 della CORTE ASSISE APPELLO di ANCONA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. SANDRINI ENRICO GIUSEPPE;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore DE MASELLIS MARIELLA, che conclude per l'inammissibilita' del ricorso;
uditi i difensori:

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