La convenzione urbanistica, stipulata tra il Comune e il lottizzante ai sensi dell'art. 11 della legge n. 241/1990, costituisce un accordo sostitutivo di provvedimento finale che genera obbligazioni di natura reale, le quali gravano non solo sui soggetti che hanno sottoscritto la convenzione, ma anche sui successivi aventi causa del lottizzante, inclusi i condòmini che hanno acquistato le unità immobiliari nell'ambito della lottizzazione. Tali obbligazioni, relative alla realizzazione e cessione gratuita al Comune delle opere di urbanizzazione, sono immediatamente esecutive e non possono essere eluse o modificate unilateralmente dall'Amministrazione, salvo il ricorrere di circostanze eccezionali e adeguatamente motivate. Il Comune, una volta acquisita la proprietà delle opere di urbanizzazione a seguito della cessione effettuata dal lottizzante in esecuzione della convenzione, può legittimamente adottare provvedimenti finalizzati a garantire la libera fruizione di tali aree da parte della collettività, anche nei confronti dei condòmini che abbiano frapposto ostacoli o barriere, senza che ciò comporti violazione di diritti o interessi legittimi di questi ultimi. La prescrizione decennale prevista dagli artt. 2934 e 2946 c.c. non si applica all'obbligo di cessione gratuita delle opere di urbanizzazione, il cui termine di adempimento è individuato nel momento in cui ne sia accertata la regolare esecuzione, come avvenuto nel caso di specie con il certificato di collaudo.