Cassazione penale Sez. II sentenza n. 5674 del 5 febbraio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:5674PEN

Massima

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La condanna per il delitto di associazione mafiosa per condotte pregresse, anche in assenza di una pronuncia assolutoria per fatti successivi, legittima la permanenza della misura cautelare della custodia in carcere in ragione della presunzione di pericolosità sociale connessa alla natura del reato, salvo che non emergano elementi sopravvenuti idonei a superare tale presunzione. La pronuncia di condanna per il delitto associativo, anche se limitata a condotte pregresse, è sufficiente a giustificare il perdurare della misura cautelare, in quanto la presunzione di pericolosità sociale connessa a tale fattispecie criminosa non viene meno per il solo fatto dell'intervenuta assoluzione per fatti successivi, in assenza di elementi concreti che dimostrino l'avvenuta recisione dei legami con l'associazione mafiosa o la sua dissoluzione. Il giudice del riesame, pertanto, non è tenuto a rivalutare il quadro indiziario alla luce della pronuncia assolutoria, qualora non siano allegati nuovi elementi idonei a superare la presunzione di pericolosità derivante dalla condanna per il reato associativo. La valutazione delle esigenze cautelari e dell'adeguatezza della misura applicata rientra nell'esclusiva competenza del giudice che ha disposto la custodia cautelare e del tribunale del riesame, il cui controllo di legittimità è limitato alla verifica della congruità e logicità della motivazione rispetto al fine giustificativo del provvedimento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIANDANESE Franco - Presidente

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. MACCHIA Alberto - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - Consigliere

Dott. DI MARZIO Fabrizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato il (OMISSIS);

avverso la ordinanza del Tribunale della liberta' di Caltanissetta del 27.8.2013;

Sentita la relazione della causa fatta dal Consigliere Dr. ((omissis));

udite le conclusioni del Sostituto Procuratore Generale Dr. ((omissis)) sull'annullamento con rinvio del provvedimento impugnato.

Udito il difensore dell'imputato, avv. (OMISSIS), il quale ha chiesto accogliersi il ricorso.

RITENUTO IN FATTO

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