Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 56973 del 20 dicembre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:56973PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'esercizio del controllo di legittimità sui provvedimenti cautelari personali, non può sindacare gli elementi materiali e fattuali delle vicende indagate, né rivalutare le condizioni soggettive dell'indagato in relazione alle esigenze cautelari e all'adeguatezza delle misure, trattandosi di apprezzamenti riservati al giudice di merito. Il controllo di legittimità è circoscritto all'esame del contenuto dell'atto impugnato, al fine di verificare la congruità delle argomentazioni rispetto al fine giustificativo del provvedimento, senza poter sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito. L'erronea valutazione in ordine ai gravi indizi di colpevolezza e alle esigenze cautelari è rilevabile in Cassazione soltanto se si traduce nella violazione di specifiche norme di legge ovvero in una mancanza o manifesta illogicità della motivazione. Il giudice di legittimità non può quindi riesaminare nel merito la ricostruzione dei fatti e l'apprezzamento del giudice di merito circa l'attendibilità delle fonti e la rilevanza dei dati probatori, essendo ammissibili solo le censure che investono formalmente la motivazione, ma si risolvono nella prospettazione di una diversa valutazione delle circostanze esaminate dal giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CONTI Giovanni - Presidente

Dott. TRONCI Andrea - Consigliere

Dott. COSTANZO Angelo - Consigliere

Dott. D'ARCANGELO Fabrizio - Consigliere

Dott. SILVESTRI Pietro - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
Sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato (OMISSIS);
avverso l'ordinanza emessa il 10/04/2017 dal Tribunale del riesame di Firenze;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere SILVESTRI Pietro;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. GIANLUIGI Pratola, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Tribunale della liberta' di Firenze ha rigettato la richiesta di ries…

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