Cassazione penale Sez. V sentenza n. 12716 del 22 aprile 2020

ECLI:IT:CASS:2020:12716PEN

Massima

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Il reato di atti persecutori (art. 612-bis c.p.) si configura quando l'agente, con condotte reiterate, cagiona un perdurante e grave stato di ansia o di paura nella persona offesa, ovvero ne determina un fondato timore per l'incolumità propria o di un prossimo congiunto o di persona legata da relazione affettiva, e tale comportamento è idoneo a compromettere gravemente la libertà e l'autonomia della vittima. La valutazione della sussistenza del reato deve essere effettuata in concreto, tenendo conto della gravità e della reiterazione delle condotte, della loro idoneità a creare un perdurante stato di ansia e paura nella persona offesa, nonché della natura del rapporto intercorrente tra l'agente e la vittima. La mera conflittualità e occasionalità degli episodi non esclude la configurabilità del reato, ove le condotte siano comunque idonee a determinare un grave turbamento nella vittima. La pena irrogata dal giudice di merito rientra nella sua discrezionalità, purché motivata in base ai criteri di cui agli artt. 132 e 133 c.p., senza che sia ammissibile una nuova valutazione in sede di legittimità. La notifica dell'atto di citazione per il giudizio di appello presso il difensore di fiducia dell'imputato, anziché al domicilio da questi dichiarato o eletto, integra una nullità generale a regime intermedio, che deve essere tempestivamente eccepita, a pena di sanatoria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. SCARLINI Enrico V. S. - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - rel. Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
sul ricorso proposto nell'interesse di:
(OMISSIS), nato ad (OMISSIS);
avverso la sentenza emessa il 20/09/2018 dalla Corte di appello di Napoli;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. MICHELI Paolo;
udito il Pubblico Ministero, nella persona del Sostituto Procuratore generale della Repubblica Dott.ssa TASSONE Kate, che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso;
udito, per la pa…

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