Cassazione penale Sez. V sentenza n. 41006 del 3 novembre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:41006PEN

Massima

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Il reato di associazione di tipo mafioso si configura quando vi sia la dimostrata disponibilità da parte degli imputati di numerose armi e lo svolgimento di attività illecite quali lo spaccio di sostanze stupefacenti, a prescindere dall'accertamento della responsabilità per i singoli reati-fine. Tuttavia, tale deduzione deve essere coerente con l'esito assolutorio per i reati riguardanti la detenzione di armi e stupefacenti, non potendosi fondare la responsabilità associativa su elementi contraddittori. Inoltre, l'aggravante di cui all'art. 7 della legge n. 203 del 1991 si configura a prescindere dalla contestazione del reato associativo, quando le modalità esecutive del reato rivelino l'esercizio di quella coartazione tipica delle associazioni mafiose, come l'imposizione della protezione criminale e l'ottenimento del "pizzo". Infine, la determinazione della pena deve essere adeguatamente motivata con riferimento ai criteri di cui all'art. 133 c.p., tenendo conto della gravità dei fatti, della personalità degli imputati e senza stabilire la pena base vicina al minimo edittale o aumenti irrisori per la continuazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AMBROSINI Giangiulio - Presidente

Dott. CARROZZA Arturo - Consigliere

Dott. FEDERICO Raffaello - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE DELLA REPUBBLICA PRESSO CORTE D'APPELLO di CATANZARO;

nei confronti di:

1) LO. NI. N. IL (OMESSO);

2) LO. FR. N. IL (OMESSO);

3) FI. SA. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 10/07/2007 CORTE APPELLO di CATANZARO;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. CARROZZA ARTURO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Febbraro Giuseppe che chied…

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