Il permesso di soggiorno per richiesta di asilo politico non può essere convertito in permesso di soggiorno per motivi di lavoro subordinato, in assenza del riconoscimento dello status di rifugiato o di protezione speciale, nonché della necessaria autorizzazione al lavoro. L'ordinamento giuridico non consente tale conversione, in quanto il provvedimento finale è vincolato per la pubblica amministrazione, essendo l'istanza di conversione inammissibile ai sensi dell'art. 14 del D.P.R. 394/1999. Pertanto, il preavviso di rigetto di cui all'art. 10-bis della Legge n. 241/1990 non trova applicazione, in quanto la partecipazione procedimentale dell'interessato non produrrebbe effetti sul contenuto dispositivo del provvedimento impugnato, essendo questo vincolato per la pubblica amministrazione. La motivazione del provvedimento di diniego della conversione del permesso di soggiorno risulta adeguata e congrua, in quanto evidenzia le ragioni giuridiche dell'inammissibilità della domanda, ovvero la mancanza dei presupposti normativamente richiesti per tale conversione.