Cassazione penale Sez. V sentenza n. 3846 del 25 gennaio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:3846PEN

Massima

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Il giudice di prevenzione, nel disporre la confisca di beni intestati a soggetti ritenuti socialmente pericolosi, è tenuto a motivare adeguatamente in ordine alla provenienza illecita di tali beni, non potendo presumerla in modo assoluto. Ove la difesa alleghi circostanze idonee a dimostrare la legittima provenienza di specifici beni, il giudice deve esaminare tali deduzioni e fornire congrua motivazione in ordine al loro eventuale rigetto, al fine di contemperare le esigenze di prevenzione e difesa sociale con il rispetto del principio costituzionale di tutela della proprietà privata. La confisca di prevenzione, pur essendo autonoma rispetto al processo penale, non può prescindere da una adeguata valutazione degli elementi di fatto e di diritto emersi in tale sede, specie quando abbiano condotto all'assoluzione dell'interessato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUNO Paolo A. - Presidente

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. SETTEMBRE Anton - rel. Consigliere

Dott. FIDANZIA Andrea - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso il decreto del 09/02/2016 della CORTE APPELLO di ROMA;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ANTONIO SETTEMBRE;
Lette le conclusioni del Procuratore Generale della Repubblica presso la Corte di Cassazione, che ha chiesto il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte d'appello di Roma ha, col decret…

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