Il provvedimento di archiviazione emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari, in esito all'udienza camerale fissata per la discussione dell'opposizione della persona offesa, è ricorribile per cassazione solo nei casi di nullità previsti dall'art. 127, comma 5, c.p.p., non essendo sufficiente la mera deduzione di omessa motivazione ai sensi dell'art. 606, comma 1, lett. e), c.p.p. Il ricorso proposto al di fuori di tali ipotesi è pertanto dichiarato inammissibile, con condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della cassa delle ammende, in considerazione della manifesta infondatezza del gravame. Il principio di diritto affermato mira a garantire la ragionevole durata del procedimento e l'economia processuale, evitando l'abuso dello strumento del ricorso per cassazione avverso provvedimenti non impugnabili secondo la disciplina codicistica, a tutela dell'effettività della tutela giurisdizionale e del corretto esercizio dell'azione penale.