Cassazione penale Sez. V sentenza n. 36 del 2 gennaio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:36PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere si configura quando sussistono tre elementi fondamentali: 1) un vincolo associativo tendenzialmente permanente o stabile, destinato a durare anche oltre la realizzazione dei singoli delitti programmati; 2) l'indeterminatezza del programma criminoso, che distingue il reato associativo dall'accordo che sorregge il concorso di persone nel reato; 3) l'esistenza di una struttura organizzativa, sia pur minima, ma idonea e adeguata a realizzare gli obiettivi criminosi. Ai fini della configurabilità del reato, è sufficiente che l'organizzazione sia funzionale alla realizzazione di una serie indeterminata di delitti, nella consapevolezza dei singoli associati di far parte di un sodalizio durevole e di essere disponibili ad operare per l'attuazione del programma criminoso comune. Il ruolo di promotore e organizzatore dell'associazione può essere attribuito a colui che intrattiene rapporti diretti con i compartecipi operanti in altre località, si occupa dell'acquisizione degli strumenti utili alla commissione dei reati e organizza le modalità di installazione degli stessi, individua gli esercizi commerciali ove utilizzare le carte contraffate e quelli ove collocare i dispositivi atti alla cattura dei codici, nonché intrattiene rapporti con i soggetti disposti ad acquistare i beni provento di reato. La valutazione complessiva degli elementi di prova, anche se singolarmente considerati non decisivi, può consentire di ritenere provata l'esistenza dell'associazione e il ruolo rivestito dai singoli partecipi. Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella determinazione della pena, che può essere differenziata in relazione ai diversi ruoli ricoperti dai concorrenti nell'ambito dell'associazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MICCOLI Grazia - Presidente

Dott. ROMANO Michele - Consigliere

Dott. SESSA Renata - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - rel. Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 18/05/2017 della CORTE APPELLO di ROMA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. CAPUTO ANGELO;
Uditi in pubblica udienza il Sostituto Procuratore generale della Repubblica presso questa Corte di cassazione Dr. Marinelli Felicetta, che ha concluso per l'inammissibilita' dei ricorsi e, per il ricorrente (OMISSIS), l'avv. (OMISSIS), che ha conclus…

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