Cassazione penale Sez. II sentenza n. 18528 del 4 maggio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:18528PEN

Massima

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Il dolo generico, diretto o indiretto, costituisce l'elemento soggettivo del reato di truffa, anche quando l'agente prevede le conseguenze dannose della propria condotta come possibili e non certe, accettandone il verificarsi e assumendone il relativo rischio. La ripetitività e la peculiarità delle condotte, la loro protrazione nel tempo e il fatto che siano state essenziali per portare a termine le truffe e rendere difficoltosa l'individuazione della destinazione delle somme, pur in un contesto di subalternità rispetto all'imputato principale, escludono il carattere marginale della condotta del concorrente e il riconoscimento dell'attenuante di cui all'art. 114 c.p. L'aggravante di cui all'art. 61 n. 11 c.p. è configurabile quando la condotta dell'imputato, pur essendo formalmente al di fuori del mandato, costituisce abuso della qualità rivestita. La valutazione delle prove e l'apprezzamento degli elementi di fatto rientrano nella discrezionalità del giudice di merito, il cui operato è censurabile in sede di legittimità solo per vizi logici o giuridici della motivazione, senza che il giudice di legittimità possa sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito. La mancata menzione di un elemento probatorio nella motivazione non costituisce di per sé vizio di motivazione, essendo sufficiente che il giudice indichi le ragioni che sorreggono la decisione adottata, dimostrando di aver tenuto presente ogni fatto decisivo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GENTILE Mario - Presidente

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 4002/2011 CORTE APPELLO di FIRENZE, del 01/04/2014;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 27/01/2016 la relazione fatta dal Consigliere Dott. VINCENZO TUTINELLI;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Di Nardo Marilia, che ha concluso per l'inammissibilita' di entrambi i ricorsi;
udito il difensore avv. (OMISSIS), per la ricorrente (OMISSIS) e avv. (OMIS…

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