Cassazione penale Sez. II sentenza n. 9875 del 14 marzo 2012

ECLI:IT:CASS:2012:9875PEN

Massima

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Il delitto di associazione a delinquere si distingue dal concorso di persone nel reato per il carattere dello stesso accordo criminoso: nel concorso, l'accordo si manifesta in maniera occasionale ed accidentale, essendo diretto alla commissione di uno o più reati determinati, mentre nell'associazione è diretto all'attuazione di un programma criminoso, volto alla commissione di una serie indeterminata di delitti con la permanenza del vincolo associativo tra gli autori, ciascuno dei quali ha consapevolezza di essere associato all'attuazione del programma criminoso, anche indipendentemente dalla commissione dei singoli reati programmati. Ai fini della sussistenza del delitto associativo, non è necessaria la prova di una struttura organizzativa complessa e articolata, essendo sufficiente l'esistenza di un nucleo organizzativo, anche rudimentale, funzionale alla divisione di compiti determinati in relazione alle esigenze contingenti. Tuttavia, la mera serialità delle condotte delittuose e il numero degli operai sfruttati non sono di per sé sufficienti a integrare il requisito della gravità indiziaria del delitto associativo, dovendosi valutare anche altri elementi, quali i precedenti penali degli imputati, il tempo trascorso dalla commissione dei reati e l'assenza di nuovi elementi concreti deponenti per l'attualità della pericolosità sociale. Diversamente, per il delitto di sfruttamento della prostituzione, la cessazione della condotta da parte di una sola delle vittime non esclude il pericolo di reiterazione del reato, dovendo tale valutazione essere effettuata con riferimento alla posizione dell'imputato e non a quella della singola persona offesa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ESPOSITO Antonio - Presidente

Dott. IANNELLI Enzo - rel. Consigliere

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. CHINDEMI Domenico - Consigliere

Dott. D'ARRIGO Cosimo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PMT PRESSO TRIBUNALE DI TARANTO;

nei confronti di:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS) C/;

2) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS) C/;

3) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS) C/;

4) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS) C/;

5) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS) C/;

6) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS) C/;

7) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS) C/;

8) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS) C/;

avverso l'ordinanza n. 317/2011 TRIB. LIBERTA' di TARANTO, del 15/07/2011;

sentit…

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