Cassazione penale Sez. II sentenza n. 286 del 10 gennaio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:286PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La responsabilità penale dell'imputato per il reato di rapina pluriaggravata in concorso può essere affermata sulla base di un complesso quadro probatorio indiziario, anche in assenza di riconoscimenti personali o fotografici diretti da parte delle vittime, quando gli elementi di prova, valutati nel loro insieme, consentano di raggiungere la certezza della sua identificazione come autore del fatto. In particolare, assumono rilievo probatorio determinante: 1) il riconoscimento dell'imputato attraverso il confronto tra le immagini di videosorveglianza e le sue fotografie, anche se il volto del rapinatore risulta parzialmente travisato; 2) il possesso da parte dell'imputato di indumenti identici a quelli indossati dal rapinatore, come desumibile dalle intercettazioni in cui egli stesso ammette di essersene disfatto per timore di essere identificato; 3) la disponibilità e l'uso da parte dell'imputato dell'autovettura utilizzata per i sopralluoghi e la fuga, come comprovato dalle intercettazioni ambientali; 4) le conversazioni intercettate in cui l'imputato fa riferimento alla rapina e alle indagini a suo carico, rivelando una consapevolezza della propria partecipazione al fatto. Tali elementi, valutati nel loro complesso, possono fondare un giudizio di responsabilità penale, anche in assenza di riconoscimenti diretti da parte delle vittime, quando le risultanze probatorie siano tali da escludere ogni ragionevole dubbio sull'identificazione dell'imputato come autore del reato. La giovane età dell'imputato e la modalità non particolarmente violenta della rapina non costituiscono, di per sé, elementi sufficienti a giustificare una riduzione della pena, quando la personalità dell'imputato, desumibile dalle sue stesse dichiarazioni, riveli una spiccata capacità a delinquere e una elevata spregiudicatezza criminale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IMPERIALI Luciano - Presidente

Dott. MANTOVANO Alfredo - Consigliere

Dott. DI PISA Fabio - Consigliere

Dott. MONACO ((omissis)) - Consigliere

Dott. SALEMME Andrea A. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 06/12/2019 della CORTE APPELLO di PALERMO;
Visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
Udita la relazione svolta dal ((omissis));
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. ((omissis)) che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Propone ricorso per cassazione il Difensore di (OMISSIS) avverso la sentenza n. 5461/2019 R. Sent., emessa il 6.12.19 dalla II Sezion…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.