Cassazione penale Sez. III sentenza n. 3702 del 2 febbraio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:3702PEN

Massima

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Il trattamento di dati personali, in particolare di dati giudiziari, da parte di privati o enti pubblici economici è consentito solo se autorizzato da espressa disposizione di legge o provvedimento del Garante che specifichino le rilevanti finalità di interesse pubblico del trattamento, i tipi di dati trattati e le operazioni eseguibili. La diffusione di sentenze penali definitive e di provvedimenti amministrativi riguardanti una persona, effettuata al di fuori di tali condizioni e al fine di trarre profitto o arrecare danno, integra il reato di cui all'art. 167, commi 1 e 2, del Codice della privacy, in quanto costituisce un trattamento illecito di dati personali e giudiziari che cagiona un pregiudizio giuridicamente rilevante, patrimoniale o non patrimoniale, alla persona cui i dati si riferiscono. Tuttavia, le modifiche normative intervenute con il Regolamento UE 2016/679 e il D.Lgs. 101/2018 hanno ristretto l'ambito di rilevanza penale di tali condotte, limitandolo ai soli casi di trattamento in violazione delle disposizioni in materia di comunicazioni elettroniche o di dati particolari di cui agli artt. 9 e 10 del Regolamento, senza il consenso dell'interessato e con dolo specifico di profitto o danno. Pertanto, le condotte contestate all'imputato, pur rimanendo illecite sul piano civile, devono ritenersi estinte per prescrizione, in quanto non più previste come reato dalla normativa vigente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LAPALORCIA Grazia - Presidente

Dott. ROSI Elisabetta - Consigliere

Dott. LIBERATI Giovanni - rel. Consigliere

Dott. CORBETTA Stefano - Consigliere

Dott. ANDRONIO Alessandro Mar - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 22/1/2020 della Corte d'appello di Genova;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Liberati Giovanni;
lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale MARINELLI Felicetta, che ha concluso chiedendo di dichiarare l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 22 gennaio 2020 la Corte d'ap…

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