Cassazione penale Sez. II sentenza n. 26808 del 25 giugno 2015

ECLI:IT:CASS:2015:26808PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel sindacare i provvedimenti del tribunale del riesame in materia di misure cautelari personali, è limitato a verificare la congruità e la logicità dell'apparato argomentativo utilizzato, senza poter riesaminare nel merito gli elementi fattuali e probatori posti a fondamento della decisione. Il controllo di legittimità è circoscritto all'esame dell'atto impugnato al fine di accertare la presenza di due requisiti: l'esposizione delle ragioni giuridicamente significative che hanno determinato il provvedimento e l'assenza di evidenti illogicità nelle argomentazioni. Pertanto, le censure del ricorrente che si risolvono in una mera riproposizione di valutazioni in fatto, insuscettibili di sindacato in sede di legittimità, non possono condurre all'annullamento del provvedimento, il quale deve essere dichiarato inammissibile, con conseguente condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma a favore della cassa delle ammende, ove ricorrano profili di colpa nella determinazione della causa di inammissibilità. Inoltre, in caso di rigetto del ricorso, deve disporsi la trasmissione di copia della decisione al direttore dell'istituto penitenziario in cui l'indagato è ristretto, affinché provveda ai sensi dell'art. 94 disp. att. c.p.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GENTILE Mario - Presidente

Dott. GALLO Domenico - rel. Consigliere

Dott. TADDEI Margherita B. - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la ordinanza 25/2/2015 e 25/3/2015 del Tribunale per il riesame di Milano;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));

udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale, Dr. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza in data 25/2/2015, il Tribunale di …

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