Consiglio di Stato sentenza n. 5854 del 2015

ECLI:IT:CDS:2015:5854SENT

Massima

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Il diniego di condono edilizio deve essere adeguatamente motivato, con riferimento puntuale alla documentazione mancante, alle opere abusive non ultimate entro il termine di legge e alla sussistenza dei vincoli ostativi alla sanatoria, senza poter integrare la motivazione in sede processuale. L'amministrazione comunale, prima di rigettare la domanda di condono, deve sollecitare l'interessato a richiedere il parere delle autorità preposte alla tutela dei vincoli, ove presenti, in quanto la loro natura relativa comporta la necessità di tale preventivo parere ai fini della definizione della pratica. L'illegittimità del diniego di condono comporta la conseguente illegittimità della revoca delle autorizzazioni commerciali, condizionate alla positiva definizione della domanda di sanatoria. Il mero collegamento funzionale tra l'attività di bar e ristorazione e quella di affittacamere svolta da altri soggetti all'interno dello stesso immobile non integra un abusivo mutamento della destinazione d'uso, in assenza di prova di un unico centro di interesse gestionale tra le diverse attività. La questione penale relativa all'ordine di demolizione delle opere abusive, successivamente revocato, non è rilevante ai fini della decisione sulla legittimità dei provvedimenti amministrativi impugnati.

Sentenza completa

N. 01847/2014
REG.RIC.

N. 05854/2015REG.PROV.COLL.

N. 01847/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1847 del 2014, proposto da:
Comune di Cava de' Tirreni, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avvocati Giuliana Senatore e Antonino Cascone, con domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato Leopoldo Fiorentino in Roma, piazza Cola di Rienzo, 92;

contro

Villa al Rifugio di Apicella Vincenzo & C., rappresentato e difeso dagli avvocati Simona Corradino e Francesco Lanocita, con domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato Antonia De Angelis in Roma, via Portuense, 104;

nei confronti di

Pascariello Teresa, rappresentata e difesa dagli avvocati Simona Corrad…

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