Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza breve n. 1379 del 2019

ECLI:IT:TARMI:2019:1379SENB

Massima

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Il diniego del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo, successivamente revocato in autotutela dall'amministrazione, non determina un concreto ed attuale interesse del ricorrente alla decisione di merito del ricorso, comportando la dichiarazione di improcedibilità dello stesso. Infatti, una volta che l'amministrazione abbia rimosso il provvedimento impugnato, il ricorrente non è più portatore di una pretesa giuridica attuale, essendo venuta meno la lesione dedotta in giudizio. In tali casi, il Giudice amministrativo è tenuto a prendere atto della sopravvenuta carenza di interesse, dichiarando l'improcedibilità del ricorso ai sensi dell'art. 35, comma 1, del Codice del processo amministrativo. La compensazione delle spese di lite tra le parti è altresì giustificata dalla circostanza che il ricorrente sia stato ammesso al patrocinio a spese dello Stato.

Sentenza completa

Pubblicato il 14/06/2019

N. 01379/2019 REG.PROV.COLL.

N. 02212/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 2212 del 2018, proposto da
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e con domicilio eletto presso il suo studio in Milano, Via Gardone n. 8;

contro

Ministero dell'Interno-Questura di Milano, in persona del Ministro legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso per legge dall'Avvocatura distrettuale dello Stato, presso i cui uffici domicilia in Milano, via Freguglia, 1 e con domicilio pec come in atti;

per l'annullamento

previa sospensione

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