Cassazione penale Sez. II sentenza n. 8979 del 1 marzo 2024

ECLI:IT:CASS:2024:8979PEN

Massima

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Il giudizio di particolare tenuità del fatto, ai fini dell'applicazione della causa di non punibilità di cui all'art. 131-bis c.p., richiede una valutazione complessiva delle modalità della condotta, dell'esiguità del danno o del pericolo e del grado di colpevolezza dell'agente, in base ai criteri indicati nell'art. 133, comma 1, c.p. Tale valutazione deve essere effettuata in modo equilibrato, tenendo conto di tutti gli elementi concreti della fattispecie, senza che l'esiguità del danno patrimoniale sia di per sé sufficiente a fondare o escludere il giudizio di marginalità del fatto. Il riconoscimento della particolare tenuità dell'offesa, che esclude la punibilità, richiede un esito positivo della valutazione di tutti i suddetti elementi, essendo preclusa l'applicazione della causa di non punibilità dalla valutazione negativa anche di uno solo di essi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta da

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Presidente

Dott. DE SANTIS ((omissis)) - Consigliere

Dott. PARDO Ignazio - Consigliere

Dott. CIANFROCCA Pierluigi - Consigliere - Relatore

Dott. MINUTILLO TURTUR Marzia - Consigliere

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sul ricorso proposto dal
PROCURATORE GENERALE DELLA REPUBBLICA presso la CORTE DI APPELLO di BRESCIA,
nel procedimento a carico di
Co.An., nato ad A il (Omissis),
contro la sentenza del Tribunale di Brescia del 17.4.2023;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso; udita la relazione svolta dal consigliere ((omissis)); letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del ((omissis)), che ha concluso per il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 17.4.2023 il Tribunale di Brescia ha dichiarato ((omissis)) non punibi…

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