Il divieto di transito e sosta veicoli in aree naturali protette, come pinete, boschi e macchia mediterranea, è legittimo se finalizzato alla tutela dell'ambiente e del paesaggio, purché preveda adeguate eccezioni per la sosta nei parcheggi pubblici e privati autorizzati, al fine di contemperare le esigenze di fruizione pubblica con quelle di salvaguardia ambientale. L'amministrazione comunale, nell'esercizio del proprio potere di regolamentazione della circolazione stradale, può introdurre limitazioni alla circolazione veicolare in determinate aree, a condizione che tali restrizioni siano proporzionate e ragionevoli, non risultino sproporzionate o irragionevoli, e consentano comunque un'adeguata accessibilità e fruizione delle zone tutelate, attraverso la previsione di idonee aree di sosta autorizzate. Il bilanciamento tra le esigenze di tutela ambientale e quelle di fruizione pubblica deve essere realizzato in modo equilibrato, evitando divieti assoluti e generalizzati che impediscano del tutto l'accesso alle aree naturali protette. L'amministrazione comunale, nel disciplinare la circolazione stradale in tali contesti, deve pertanto operare un ragionevole contemperamento tra le diverse istanze in gioco, garantendo un giusto equilibrio tra la salvaguardia dell'ambiente e del paesaggio e la possibilità per i cittadini di accedere e fruire delle zone tutelate, attraverso la previsione di adeguate aree di sosta autorizzate.